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Philips Brilliance BDM3275UP - Analisi sul campo

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Analisi sul campo

Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.

La superficie da sfruttare è elevata ed è possibile variare i valori dei DPI nel pannello di controllo del PC per trovare il giusto compromesso tra spaziosità e comodità di lettura; Windows 8/8.1/10 riescono molto bene nell'impresa. Potrà comunque capitare di dover utilizzare un software che non è in grado di gestire il formato correttamente, restituendo così dei caratteri piuttosto piccoli. Questo potrebbe essere un problema relegato solo ad alcuni software. Grazie alla calibrazione, il monitor si comporta molto bene in ambito grafico a livello professionale.

All'interno del software SmartControl Premium è presente la funzione SmartDesktop che aiuta nella collocazione delle finestre operative. Tutti questi aspetti rendono chiaro il risultato finale; il Philips BDM3275UP dà il meglio di sé in applicativi desktop e multi-tasking. Da quest’ultimo punto di vista, data anche la risoluzione generosa, sarebbe stato forse più utile migliorare le funzioni PiP e PbP, potendo magari gestire fino a quattro sorgenti video contemporaneamente, invece di rimanere a due come di consueto.

Movie

Purtroppo, per quanto riguarda l’esemplare che abbiamo ricevuto, tre angoli su quattro mostrano qualche fascio luminoso, ma quello in basso a sinistra si nota meno. Durante la visione dei film, per via dell’aspect ratio, si hanno le due bande nere orizzontali che ne evidenziano l’effetto. Con visione a tutto schermo, con video in 16:9, non ci si accorge mai della maggiore luminosità agli angoli. Contenuti video in formato 4K non sono poi così diffusi, quindi nella visione a schermo intero la qualità andrà a decadere visto l’ovvio upscaling.

Come già detto nel capitolo precedente, le prestazioni in gioco non sono esaltanti, ma un po’ di gaming non è di certo impossibile, anche se un po' di "effetto blur" bisognerà metterlo in conto. Se da una parte fa piacere avere davanti agli occhi una superficie davvero elevata (leggasi “miglior coinvolgimento”), dall’altra bisogna fare i conti con la risoluzione elevatissima che metterà a dura prova anche l’hardware migliore. La singola scheda video, anche se top di gamma, potrebbe non assicurare un buon frame rate in alcuni videogames in 4K, ma dato che il rapporto video è in 16:9, potreste passare facilmente a 2560x1440 o 1920x1080. In quest'ultimo caso la scheda video dovrà occuparsi della gestione di un pixel su quattro, mentre i restanti saranno frutto di un'interpolazione.

Game

Per quanto riguarda l’audio, gli speaker integrati sono due e da 3W ciascuno, i quali assicurano un suono sufficientemente elevato, ma di certo non di buona qualità. Per uso ufficio (suoni del sistema operativo e poco altro) vanno bene, ma per ascolti più impegnativi è consigliabile provvedere in modo alternativo come per qualunque monitor.

Per la retroilluminazione il Philips BDM3275UP utilizza dei W-LED a funzionamento continuo. Non si genera flickering (flicker-free) neanche alla luminosità minima.

Infine aggiungerei una piccola nota. Quando la luminosità è impostata su livelli elevati, la cornice inferiore comincia a scaldare un po’. Con intensità della luminanza settata come indicato e ideale nella maggior parte dei casi (valore di 29 per ottenere le 120 cd/mq), la cornice rimane appena tiepida. Volendo aumetarla durante magari delle sessioni gaming o altro uso, non causerà comunque alcun problema al monitor.

  

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