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Street Fighter 6: La Recensione

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Dopo Street Fighter V, l’ultimo capitolo sottotono, che ha segnato anche l’addio del creatore della serie, Yoshinori Ono, lento a decollare sia per i contenuti risicati del lancio, sia per la maldestra gestione di tipo “live as service” con cui era stata brutalizzata la progressione del gioco; sembrava che il franchise fosse destinato ad una terribile discesa verso il baratro, con risicatissime possibilità di uscirne. Ma la Capcom degli ultimi 10 anni, si sa, non si arrende davanti a nulla ed è capace di rinnovare e rivalutare le sue IP donando loro nuova linfa ed un’immensa qualità come solo le più grandi e capaci software-house sanno fare. Street Fighter VI è il frutto della nuova ed ambiziosa visione della casa giapponese; già prima dell’uscita di Ono dal team, serpeggiava ed emergeva la nuova guardia di sviluppatori, pronta a ridare vita in grande stile alla serie. Ed oggi possiamo finalmente raccoglierne i gustosi frutti, il re dei picchiaduro ritorna con quello che è sicuramente il migliore della serie al lancio, (non ce ne vogliano i mai troppo osannati Street Fighter II e IV); nonché, senza troppe esitazioni, uno dei picchiaduro migliori e più divertenti di sempre! Capcom ce l’ha fatta di nuovo! Street Fighter 6 è quel connubio di qualità e quantità strabordante di cui la serie aveva dannatamente bisogno per riscattarsi e per guardare al futuro.

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LA NUOVA GENERAZIONE COLPISCE DURO!

La novità che salta immediatamente all’occhio è la nuova e corposa campagna per giocatore singolo, il World Tour, finalmente degna di tale nome! Ci troveremo ad affrontare numerose missioni, fra combattimenti e attività secondarie in un mondo open-world, molto simile per impostazione alla serie Yakuza. Attraverso un versatile editor potremo liberamente personalizzare esteticamente il nostro personaggio, per poi gettarci nella mischia scegliendo il nostro stile di combattimento attraverso uno dei maestri, fra tutto il cast del gioco, così da poterne imparare il repertorio d’attacco. Inoltre, potenziando il legame con i vari lottatori, potremo svilupparne la lore e la storia che fa da sfondo ad ogni combattente. Grazie alla valuta ricevuta dagli scontri e dalle attività secondarie potremo potenziarci ed acquistare ogni sorta di elemento estetico del nostro alter ego.

Il World Tour è anche un bel modo per presentare le peculiarità dei 18 combattenti offerti, per abituarci ai loro punti di forza e di debolezza, nel tempo, invece che tutti in una volta; rendendo il processo di scelta di un combattente su cui concentrarsi per i combattimenti online molto più ponderato per i neofiti. Possiamo tranquillamente asserire che si tratta della migliore modalità storia mai creata in un picchiaduro, con buona pace anche del mitico Mortal Kombat. A presentarci le ulteriori modalità di gioco, ci pensa il suo stiloso menù principale, suddiviso in tre aree. Al centro c'è il Battle Hub, il cuore online del gioco, dove si può partecipare agli incontri contro avversari online e scalare le classifiche migliorando continuamente. Sulla destra, il Fighting Ground ci consente di organizzare i combattimenti in singolo, in stile arcade, oltre ad una “storia” con le tradizionali illustrazioni e vignette ad incollare il tutto; dove troveremo anche modificatori e regole speciali a dare varietà e pacchetti di addestramento disponibili da esaminare, insieme a dei tutorial finalmente molto pratici ed esaustivi.

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