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RATCHET & CLANK RIFT APART: LA RECENSIONE

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Speriamo vivamente che questa recensione scritta a quattro mani, possa trasmettere ad ogni lettore tutto l'amore che abbiamo provato per questa bellissima saga.  Con l’uscita di Rift Apart, ci auguriamo che le nuove generazioni detentrici di PS5, possano dare una chance a quella che è considerata l’ultima “mascotte cartoonesca”  dell’universo Playstation, ancora in vita.

Che colpaccio ragazzi, dico davvero!

È la prima cosa che mi viene in mente guardando scorrere i titoli di coda di Ratchet and Clank Rift Apart; mi riferisco a Sony ed alla sua capacità di essersi portata a casa per "soli" 200 milioni di dollari una delle software-house più capaci, prolifiche e creative dell'intero panorama dell' entertainment videoludico. Se già con Spiderman, nel 2018, Insomniac, aveva dato modo di constatare quel salto di qualità che solo le grandi sanno fare; è col lancio di PS5 che è diventata lo studio First party simbolo di questo inizio di generazione. In soli 6 mesi ci hanno deliziato con la remastered di Spiderman, col suo Spin-off, Miles Morales; e l'11 Giugno hanno chiuso col nuovo Ratchet.

Ma partiamo dall’inizio, quando per la prima volta il peloso Lombax ,Ratchet , e lo “sbrilluccicoso” Clank sono atterrati sul pianeta Playstation 2.

 

DOVE CI SIAMO LASCIATI

In una fredda giornata di Novembre di 19 anni fa, (sì, avete letto bene, diciannove), arrivava nelle nostre case, in esclusiva su Playstation 2, un videogioco che sarebbe entrato nel cuore della maggior parte degli appassionati dei cosiddetti “videogiochi platform”; il quale avrebbe presentato al mondo un nuovo irresistibile duo che, dopo il “momentaneo” ritiro di Crash e Spyro, avrebbe tenuto alta la bandiera delle mascotte Sony, (insieme ai mai troppo rimpianti “cugini”, Jak & Dexter e Sly). Stiamo parlando della primissima avventura di Ratchet & Clank. Sviluppato da Insomniac Games e pubblicato da Sony Computer Entertainment, (grazie al motore gentilmente fornito dagli amici di Naughty Dog), questo nuovo duo fece subito breccia all’interno della community degli appassionati. Le vendite del gioco furono molto buone e la critica vide di buon occhio il gioco, (stiamo parlando di una media di voti che vanno dall'8 in su per intenderci). Così, la stessa Insomniac, ovviamente dietro direttiva di Sony stessa, nei tre anni successivi, fece uscire ben altri 3 giochi della serie, tutti collegati tra di loro da un unica storia, sempre su piattaforma Playstation 2. Stiamo parlando di Ratchet & Clank 2: Fuoco a volontà (2003), Ratchet & Clank 3 (2004); fino ad arrivare allo spin-off, Ratchet Gladiator (2005). Dopo un solo anno di pausa Insomniac fece il passo successivo e, insieme ad ulteriori spin-off della serie, (stiamo parlando di Ratchet & Clank: L'Altezza non Conta, del 2007, e di Agente Segreto Clank del 2008) usciti sia inizialmente su Playstation Portable, che su Playstation 2 l'anno successivo, iniziò a sviluppare una seconda trilogia su Playstation 3, la cosiddetta trilogia “Future” , stiamo parlando dei capitoli Armi di Distruzione (2007), Alla Ricerca del Tesoro (2008) e A Spasso nel Tempo (2009). A questi seguirono altri 2 anni di (meritata) pausa, per poi tornare con altri 2 spin-off, (Tutti per Uno, uscito su Playstation 3 nel 2011 e Q-force, uscito su Playstation 3 e Playstation Vita nel 2012). Conclusero l’epopea in bellezza con un ultimo capitolo che seguiva la trama principale, sempre su Playstation 3, nel 2013: stiamo parlando di Ratchet & Clank into the Nexus, capitolo essenziale, dato che Rift Apart, si propone di essere il suo seguito diretto!

Con quest’ultimo capitolo, Insomniac, lasciò tutti i fan con una sorta di Cliffhanger , che urlava sequel da tutti i pori! Ma da lì in poi, solo il silenzio. Il brand di Ratchet & Clank scomparve nella profondità della Galassia. Era davvero la fine per i nostri eroi? Una saga così amata e longeva, aveva ormai detto tutto?

I giocatori si aspettavano una nuova trilogia sulla neonata di casa Sony, Playstation 4, le tempistiche c'erano tutte;  tuttavia a questo giro, la storia fu leggermente diversa, inizialmente programmato per il 2015, ma poi posticipato al 2016, con gran sorpresa fummo testimoni del reboot della serie, basato sia sul film di animazione della saga, uscito lo stesso anno, ma anche sul primo gioco uscito su Playstation 2, rendendo il nuovo progetto di Insomniac, una specie di chimera, a metà fra il Reboot ed il Remake. Non a caso il gioco fu ironicamente conosciuto come “Ratchet & Clank: il gioco, basato sul film, basato sul gioco”; sì esatto, il nuovo capitolo slegato dalla saga precendente si chiamava semplicemente Ratchet & Clank).

Tutta questa digressione, semplicemente per far capire a chi è un neofita della saga, l'importanza che Ratchet & Clank ha avuto sia a livello storico, sia a livello ludico, perché ha segnato l’era degli action-platform sin da Playstation 2; grazie alla sua storia semplice, ma complessa allo stesso momento; i personaggi iconici e facilmente riconoscibili, le ambientazioni, le musiche, le decine di armi stravaganti e le sue meccaniche da “sparatutto”. Insomma, se i videogiocatori sono letteralmente impazziti dalla felicità durante la prima presentazione del gioco su Playstation 5, un bel motivo c'è, e non fatevi MAI trarre in inganno dal suo aspetto cartoonesco!

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LA STORIA CONTINUA

Dopo 5 anni dal reboot del 2016, i nostri eroi intergalattici tornano in una nuova avventura, mostrando fieri i muscoli della appena arrivata, (per i più fortunati), console di casa Sony. Rift Apart si presenta come un gioco progettato appositamente per quest'ultima, dove sfrutterà in maniera egregia sia tutte le potenzialità dell'SSD, sia tutte le features che il nuovo controller Dualsense ha da offrire. Il gioco inizia con una parata in onore dei nostri due beniamini, che, dopo aver salvato per l'ennesima volta la Galassia, possono finalmente godersi un momento di sano relax. Ratchet assisterà fino alla fine della parata, dove Clank gli consegnerà un regalo: un Dimensionatore riparato e funzionante, che aiuterà l'amico a viaggiare nelle dimensioni per andare alla ricerca dei suoi simili, i Lombax, una razza scomparsa ormai dal loro Universo tempo addietro. Insomma, il gioco è un seguito diretto del capitolo PS3 del 2013, Into the Nexus. E’ quindi necessario aver giocato i precendenti capitoli della saga per potersi godere Rift Apart? Assolutamente no, infatti Insomniac ha pensato anche a tutti i neofiti della saga col suo nuovo capitolo; rimane tuttavia consigliato per non perdersi le innumerevoli citazioni che lo sviluppatore ha messo dentro alla sua nuova creatura. La parata sembra svolgersi senza intoppi quando dal nulla arriva il buon vecchio cattivone della saga, il Dr. Nefarius, pronto a rompere per l'ennesima volta le uova nel paniere al nostro pelosissimo Lombax e al suo amico Robot. Come sempre il Dottore verrà sconfitto dai colpi di fuoco sparati da Ratchet, però prima di sparire per l'ennesima volta riuscirà a mettere le mani sul Dimensionatore e ad azionarlo, creando uno squilibrio nelle dimensioni, arrivando a creare degli enormi varchi dimensionali tremendamente instabili che risucchieranno i nostri eroi e li costringeranno a separarsi. Arrivati in una dimensione in cui Nefarius è diventato addirittura Imperatore, mentre Ratchet andrà alla ricerca dell'amico Clank incontrerà la new-entry del gruppo, Rivet, una Lombax femmina che fa parte della ribellione atta a sconfiggere l'Imperatore Nefarius e i suoi scagnozzi. Non andremo oltre con la storia per non rovinarvi la sorpresa ed i colpi di scena, perché nonostante la storia sia relativamente leggera, rimane comunque intrigante e vi terrà incollati allo schermo per tutte le 12-15 ore che servono per portarla a termine, (questo ovviamente tralasciando le missioni secondarie, ma queste verranno approfondite nel capitolo successivo della recensione).

 

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UN GAMEPLAY CHE GUARDA AL PASSATO MA CON LA POTENZA DIPLAYSTATION 5

Se avete giocato qualcuno dei vecchi capitoli della saga,  il gameplay di Rift Apart vi risulterà immediatamente familiare, dato che, a parte una maggior fluidità e reattività, praticamente non cambia quasi nulla. Se invece è la vostra prima esperienza, allora, vi ritroverete davanti a un arsenale assurdo di armi veramente fuori di testa, che comprerete mano a mano che proseguirete nell'avventura. Tutto ciò tramite la valuta di gioco, i Bolts, che verranno rilasciati dai nemici sconfitti, oppure nelle casse distruttibili sparse per il mondo di gioco. Sia le armi che i personaggi hanno dei livelli, che cresceranno con la sconfitta delle innumerevoli orde di nemici che vi si pareranno davanti; e ad ogni livello che conseguirete, seguiranno dei benefit non da poco: otterrete più punti vita permanenti; mentre aumentando il livello delle armi, sbloccherete ulteriori potenziamenti  come il rateo di fuoco, area di effetto, munizioni del caricatore, etc. etc.; il tutto a sua volta potenziabile al negozio d'armi, tramite una valuta rara e speciale, il Raritanium. Menzione d’onore all’utilizzo del Dualsense, così come per Returnal, ogni arma userà le features dei grilletti adattivi: premendo fino a metà corsa, avrete un effetto, premendo a fondo, ne avrete un altro, (parliamo di diversi reti di fuoco, oppure di agganciamento del nemico con conseguente sparo, insomma avete a disposizione un sacco di opzioni per affinare il vostro gameplay). Non mancano diversi accessori che aiuteranno i nostri eroi nella loro avventura, questi verranno ottenuti in maniera obbligatoria proseguendo nella storia, quindi non abbiate paura: non perderete nulla per la strada. A questo aggiungiamo gli immancabili Bolt D'Oro, dei collezionabili speciali, (ne esistono 25 all'interno del gioco), che vi permetteranno di otterrete dei bonus simpatici all'interno del relativo menù del vostro inventario, (parliamo di immagini di gioco, musiche da ascoltare nel jukebox, aspetti delle armi, filtri per la modalità foto, filtri per il rendering, e molto altro); gli Spiabots, dei piccoli robot sparsi nei vari pianeti che oltre a raccontarvi una piccola parte di backstory del pianeta stesso vi forniranno anche un pezzo di progetto per l'arma più potente del gioco, in puro stile old school dei vecchi capitoli: il R.Y.N.O. 8 (non è uno spoiler, Insomniac stessa l'ha rivelato nelle sue ultime comunicazioni al pubblico quindi non preoccupatevi), e in aggiunta abbiamo delle Sfere Lombax, che si troveranno tutte in un determinato pianeta nel corso dell'avventura con cui potrete arrivare a scoprire una piccolissima parte del passato della specie di Ratchet, inutile dire che vi consigliamo caldamente di trovarle tutte e 12. Per concludere abbiamo gli equipaggiamenti, che non solo cambieranno l'estetica del personaggio che starete utilizzando ma gli doneranno anche delle abilità utili all'avventura (sempre attive indipendentemente se state utilizzando l'armatura o no) che troverete sia all'interno della mappa del pianeta che state esplorando, sia come reward di missioni secondarie che andrete a fare nel corso della vostra avventura, e anche tramite i portali. A tal proposito, viene introdotta la tanto pubblicizzata meccanica dei portali, attraverso i quali potrete teletrasportarvi istantaneamente da un punto del livello ad un altro: pensatela come a una specie di rampino, però tutto molto più istantaneo. Questi portali sono azzurri, e quando rientrerete nel range per poterli aprire, diventeranno gialli. Oltre a questo troverete anche dei portali viola che, una volta aperti, vi trasporteranno istantaneamente in una mappa completamente slegata dal pianeta in cui siete, guardatela come una specie di stanza di prova (chiamata Sacca Dimensionale) dove se riuscirete nell'impresa otterrete un pezzo di armatura per il vostro eroe. Entrambi i protagonisti saranno giocabili, anche se non sarà possibile sceglierli a piacere, saranno selezionati in automatico in base alla storia e al pianeta che deciderete di esplorare. Qui abbiamo la prima magagna del gioco: Ratchet e Rivet non sono considerati personaggi separati, ma bensì praticamente vengono considerati un personaggio unico. Per spiegarci meglio, ipotizziamo che state esplorando un pianeta con Ratchet, salite di livello, le vostre armi salgono di livello e trovate sia un accessorio nuovo che un arma nuova comprata al negozio. Bene, quando ripasserete a Rivet avrà ottenuto la stessa arma, lo stesso accessorio e le armi saranno allo stesso livello di quelle di Ratchet e così anche il suo “livello personaggio”. Peccato, avremmo preferito di gran lunga gestirli come due entità separate, magari con la possibilità in qualche modo di scambiarsi le armi prima dell'inizio dell'esplorazione del nuovo livello. Un’ altra pecca che sentiamo di menzionare è l'uso dei portali, utilizzati solo come fossero un rampino, oppure, per quelli più scriptati, utilizzati solo a mero scopo scenico; e per quanto “l’effetto wow” sia garantito, avremmo preferito un po’ più di coraggio e di innovazione nell’interazione di questi col gameplay . Ci sarebbe piaciuto utilizzarli un po' alla Portal per intenderci, ovvero sparare un colpo nel portale stesso per farlo teletrasportare, magari, al nemico più vicino. Sul versante del gameplay abbiamo due ulteriori novità: i livelli dimensionali di Clank e i livelli di Glitch. Nei livelli di Clank impersoneremo l'adorabile Robot, che dovrà ripristinare il corretto flusso temporale della dimensione, rappresentato da un infinità di Clank fantasma, che dovranno attraversare un percorso irto di ostacoli, che controlleremo tramite delle sfere speciali per modificarne il percorso.

Glitch invece è un programma informatico che servirà a distruggere i Virus che troverete nel corso dell'avventura, non è altro che una fase di shooting tramite questo robottino a otto zampe dove all'interno del mondo informatico dovrete distruggere i nidi di virus che vi si pareranno davanti. Entrambi questi livelli speciali sono ben inseriti nel gioco, non sono ne troppo lunghi ne troppi in senso di quantità, insomma parliamo di sezioni ben bilanciate e integrate nel mondo di gioco. Per concludere questa sezione abbiamo i Cristalli Dimensionali che se colpiti trasporteranno Ratchet o Rivet in maniera letteralmente istantanea (grazie alla potenza dell'SSD) in una versione alternativa del pianeta che stiamo visitando, che servirà ad avanzare nel livello stesso, e lo Scatto Fantasma, una manovra evasiva che donerà ai nostri eroi dei frame di invincibilità durante i combattimenti. Fidatevi di noi, imparate subito ad usare questa abilità perché ne avrete bisogno moltissime volte.

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ANCHE GLI ANTAGONISTI VOGLIONO IL LORO SPAZIO

Ci permettiamo di dare uno spazio tutto loro ai nemici del gioco, perchè seppur non siano molti, sono tutti ben caratterizzati e con peculiarità uniche, che costringeranno il giocatore ad avere un approccio molto tattico nelle battaglie. Tutto questo ovviamente se giocherete alle modalità più difficili, già al livello di difficoltà normale potrete tranquillamente fare il Rambo della situazione (noi abbiamo completato il gioco a modalità Difficile, e abbiamo perso diverse volte contro alcune Boss Fight). Oltre al ritorno di vecchie glorie, gli scagnozzi di Nefarius e i Pirati Spaziali rubano prepotentemente la scena. Ognuno con il proprio pattern di attacco e il suo comportamento, vi assicuriamo che non dovrete mai prenderli alla leggera perchè non vi lasceranno mai in pace un secondo ed eseguiranno degli attacchi continui, costringendovi ad utilizzare molte volte lo scatto fantasma e a non rimanere mai fermi nello stesso punto; pena, un' ingente quantità di danno. Stesso discorso vale per le Boss Fight, molte ripetute e al limite in quantità “maggiore” (nel senso che vi ritroverete 2 o 3 Boss identici da affrontare allo stesso momento) ma ciò non toglie la soddisfazione nell'apprendere i loro pattern di attacco per portarvi ad eseguire un'intera Boss Fight completamente No Damage.

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UN FILM INTERATTIVO

Finalmente possiamo dirlo: Ratchet & Clank: Rift Apart è Next Gen! O meglio, è ciò che sancisce finalmente l'arrivo della nuova generazione nelle case dei fortunati possessori di Playstation 5! Tra caricamenti a dir poco istantanei, (alcuni ci sono ancora, ma parliamo al massimo di 5 secondi quando passi da un pianeta all'altro); ed una grafica che è praticamente un film Pixar interattivo, Rift Apart entra a gamba tesa facendo da apripista per i videogiochi tripla A di nuova generazione. Transizione senza nessun taglio da gameplay a scena cinematica e viceversa, un comparto audio 3D che permette di mappare tranquillamente ogni suono presente dell'ambientazione, (ovviamente dovrete avere l'hardware adatto, ma già noi con delle semplici Turtle Beach 200 siamo riusciti a goderci appieno l'audio 3D del gioco): ormai non si piò più tornare indietro, sarebbe quasi inacettabile. Ovviamente non è tutto perfetto sia ben chiaro, raramente abbiamo intravisto dei “singhiozzi” del motore grafico, con un pop up di alcune textures mano a mano che ci avvicinavamo, (ad essere onesti questa cosa è successa solamente due volte nel pianeta con la mappa più grande da esplorare, Savali) però, escludendo questa minima parentesi, siamo di fronte praticamente a una produzione che eguaglia tranquillamente a livello tecnico, visivo e sonoro un qualsiasi ottimo film d’animazione! Insomma, vi attenderanno sullo schermo un sacco di ambientazioni diverse tutte perfettamente caratterizzate e piene di piccoli dettagli tutti a scoprire, dove si raggiunge il più alto livello tecnico mai avuto in un videogioco fino ad oggi, (ovviamente anche qui non manca qualche sbavatura, un paio di textures che compenetrano tra loro e qualche offset da aggiustare, ma vi assicuriamo che nell'insieme rimarrete a bocca aperta...e noi abbiamo avuto la possibilità di poterci godere questo capolavoro sul 65 pollici di casa Sony, l'XH90, oltretutto pubblicizzato con l'immagine di Ratchet & Clank come “Ready for Ps5”... insomma, siamo veramente al top). Non possiamo non citare ovviamente le opzioni grafiche che il titolo offre: fedeltà (priorità alla

Risoluzione 4k), Performance (priorità al frame-rate con una risoluzione leggermente minore) e Performance RT (priorità al framerate, con Ray Tracing Attivo ed un piccolo ed ulteriore taglio alla risoluzione e a qualche effetto). Quest'ultima opzione, è anche quella più consigliata. Vi permetterà, infatti, di godervi Rift Apart con una risoluzione in 4K Dinamici (secondo il video analisi di Digital Foundry si downscala fino ad un minimo di 1512p circa), ma con un framerate marmoreo ancorato a 60 fps e con Ray Tracing Attivo; il tutto senza andare in nessun modo a toccare il beneficio dei caricamenti istantanei. Insomma, come avrete già capito, Performance RT è la modalità perfetta per poter godere di questo capolavoro.

 

È TUTTO UN BOLT D'ORATO CIO' CHE LUCCICA?

Ovviamente dopo aver elogiato appieno il gioco è tempo di parlare dei difetti. Fortunatamente, sono davvero pochi, ma ci sono. Partiamo da un mero gusto soggettivo: la schivata, molto figa ed utile di per sé, non ci è piaciuta esteticamente, infatti, quell’effetto sdoppiante/blur del personaggio, per quanto giustificabile dalla lore del gioco, tende a sporcare inutilmente un po’ troppo il pulitissimo quadro di gioco; soprattutto nelle fasi più concitate. Andando nell’oggettivo, abbiamo citato l’effettiva “mancanza di coraggio e di innovazione” nei portali e dell’alternanza Ratchet/Rvet, che purtroppo ha il sapore di un’occasione mancata. Abbiamo notato una leggera confusione nella gestione della telecamera, specialmente nei punti più “stretti” delle mappe, dove ogni tanto sembrerà impazzire se salteremo molto vicino a delle pareti; oppure, sui primi pianeti, se sarete troppo curiosi nell'esplorazione, vi capiterà di finire al di fuori dalla mappa, in un limbo dove se vi andrà bene, sarete riportati al checkpoint, (però ecco, diciamo che sono “peli nell’uovo” che dovrete andarvi a cercare, se giocherete “normalmente”, difficilmente incontrerete questo problema). Per concludere, l'ultima parte del gioco ci è sembrata molto più lineare, e con meno bivi ed esplorazione, ma ciò è giustificabile dal fatto che debba andarsi a chiudere la storia.

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VERSO IL PROSSIMO PORTALE!

Ratchet & Clank: Rift Apart è un gioco abbondante, soddisfacente ed ottimamente rifinito, grazie soprattutto all’imponente resa tecnica, che sfrutta benissimo tutte le caratteristiche esclusive dell’hardware di casa Sony. Finalmente possiamo sentire la Next Gen scalpitare sulla nostra Playstation 5!

Con una longevità più che discreta, come detto prima, l'avventura principale si concluderà in 12-15 ore, ma per i completisti del 100%, si arriverà anche a 25-30 ore. Chiudono il cerchio contenutistico, la modalità sfida, una sorta di New Game Plus, dove conserverete tutti i progressi ottenuti ed affronterete nemici molto più agguerriti e coriacei, mantenendo tuttavia, una difficoltà sempre abbordabilissima,(in compenso sbloccherete la versione Omega delle varie armi, che vi permetterà di portarle fino al loro livello massimo, ossia il 10); la modalità arena e l’immancabile e spassosissima modalità foto.

Non vediamo l'ora di scoprire cosa ci riserverà il roseo futuro, perchè  Rift Apart è il grande ed ottimo inizio di generazione che tutti volevamo!  Tremendamente divertente ed adrenalinico da giocare e bellissimo da vedere, il nuovo capitolo del folle duo, entra di prepotenza nel podio dei giochi di Ratchet & Clank e dei giochi PS5 in generale, usciti fino ad ora. Chiudiamo augurandoci che Sony, grazie all’apprezzamento ed il successo ottenuti, da parte di critica e pubblico, decida di riesumare anche le altre 2 mascotte, da troppo tempo dormienti:

Jak e Sly, i prossimi siete voi!

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VOTO: 9.0

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