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La Recensione di DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 1 - Le Nuove Mappe

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Le tre nuove mappe proposte ci hanno soddisfatto: incredibilmente estese e ben caratterizzate, presentano anche qualche meccanica ambientale aggiuntiva che ha permesso di introdurre qualche combattimento con dinamiche totalmente nuove.

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Le nuove mappe hanno inoltre permesso agli sviluppatori di limare qualche difetto presente nel gioco base: le fasi platform e puzzle sono adesso proposte in maniera maggiormente fluida, senza spezzare troppo il ritmo dell'azione, anche se c'è da considerare che la mancanza di potenziamenti da trovare e il numero ridotto di segreti presenti, non ha permesso di raggiungere particolari picchi di level design.

 

Per quanto riguarda le arene degli scontri, non tutte ci hanno pienamente convinto. In qualche caso ci siamo trovati davanti a dei campi di battaglia letteralmente perfetti, studiati accuratamente per dare la possibilità al giocatore di muoversi continuamente durante le lunghissime battaglie proposte, trovando scorciatoie e punti di vantaggio. Queste arene riescono nel difficile compito di rendere sempre dinamici ed interessanti degli scontri davvero molto prolungati, che avrebbero altrimenti sofferto di una tediosità eccessiva. Purtroppo non tutte le arene sono state proposte con questo grado di cura: nonostante qualche arena ben riuscita, alcune mappe non sono facilmente navigabili e presentano qualche passaggio estremamente macchinoso, che non si sposa a dovere con la frenesia e la fluidità proposta dal gameplay. Durante l'avventura troveremo inoltre una particolare sovrabbondanza di corridoi che impediscono di sfruttare a pieno la mobilità dello Slayer a proprio vantaggio, aumentando così di molto anche il grado di sfida proposto.

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