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Disintegration - La Recensione - La Grafica

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Come sei bello (o forse no)

Dal punto di vista grafico, Disintegration è un gioco molto solido. Aiutato dalla linearità dei livelli non si notano cali di framerate o effetti di tearing particolari. Certo, non grideremo al miracolo, ma l’insieme della struttura è godibile. Purtroppo i nemici sono molto ripetitivi, sia nell’aspetto che nel comportamento, ed il nostro personaggio non è purtroppo modificabile dal punto di vista estetico. Per chi come me ama molto questo particolare nei giochi, è stata una bella botta. L’aspetto del nostro personaggio e dei comprimari è “molto ispirato” ad alcuni personaggi già visti in altri giochi del genere, come Mass Effect e Destiny, con robot, o in film come Robocop. Diciamo che da questo punto di vista, non c’è stato un grandissimo sforzo da parte degli sviluppatori. Anche la storia, purtroppo, soffre di una banalità latente che viene via via evidenziata dallo svolgimento del gioco. Non avremo mai una scena che ci farà dire “Wow, non me l’aspettavo”, anzi il tutto scorre via abbastanza velocemente, per 12 ore di gioco che alla fine non ci lasciano quasi nulla da pensare. Un vero peccato perché le potenzialità c’erano tutte. L’assenza del doppiaggio in italiano è alla lunga penalizzante. Pur conoscendo la lingua inglese, nei momenti di maggior frenesia del gameplay non sono riuscito a cogliere cosa dicevano i miei compagni di viaggio, perdendomi una buona parte della lore del gioco.

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