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THE LAST OF US PART II: La nostra recensione NO SPOILER - Giocabilità

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Prendi il meglio che esiste e miglioralo. Se non esiste, crealo

Quello che funziona non si cambia, anzi, si migliora. La modalità mira, il crafting e la risposta delle varie armi sono identiche al primo capitolo. I miglioramenti si notano nell’IA dei nemici. Ora sono più cattivi e comunicano tra di loro non facendoci mai sentire al sicuro, neppure se ci stiamo nascondendo sotto ad un camion. I nemici umani infatti sono stati programmati per perlustrare qualsiasi zona e per aggirarci nel caso venissimo scoperti dietro ad un riparo. Questo porta ad un livello di sfida ancora più alto. Anche i nemici infetti sono stati migliorati e sono state aggiunte diverse nuove trasformazioni che ci daranno filo da torcere, facendoci riprovare una stessa sequenza più volte prima di trovare la giusta strategia per sopraffarli. I movimenti di Ellie sono riprodotti in maniera pazzesca facendoci sentire sicuri che, nel momento in cui daremo un preciso comando, questo corrisponderà ad un movimento preciso e fluido della protagonsta, che è stata dotata anche di più agilità (giustamente) rispetto a Joel nel primo capitolo. Quest’ultima ci permetterà di essere più veloci, scavalcare più facilmente gli ostacoli, aggrapparsi a sporgenze più alte e strisciare nell’erba alta per non essere individuati dai nemici. Nel complesso è stato fatto un lavoro egregio per migliorare ancora di più di qualcosa di già perfetto.

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