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About PC@live
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Computer Desktop
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Scheda Madre
ASUS P5QL-E
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Processore
Intel Core2 Duo E8400
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Ram
Kingston 4GB DDR2 800
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Scheda Video
ATI RADEON HD4670
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Case
ASUS VENTO
Notebook
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Notebook
Toshiba A100
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OLD-Computerista
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Oggi purtroppo ? non potrò fare alcuna riparazione, volevo iniziare i lavori su una ASUS P4B266, ma non è possibile, mi ritrovo così a fare altro, per oggi niente saldature o roba simile, anche se mi piacerebbe! Sfogliando gli appunti ?, sono arrivato alla pagina della Compaq Camaro = MITAC 5114VU, un uATX Socket 7, chipset VIA MVP4 e CPU AMD K6-2 475 MHz, la scheda all’avvio si blocca sui code 2F 2E, il BIOS è Compaq-Award, in passato ho cercato info su cosa ? significa 2F, ma non avevo trovato niente che potesse aiutarmi a capire, se c’era un guasto hardware o software, purtroppo ? il chip BIOS è saldato, ed è un problema riscriverlo, comunque oggi ho visto esattamente cosa ? significa: 2F Write to diagnostic byte Ma cosa ? vorrebbe indicare? E soprattutto perché si blocca? A queste domande per il momento non so rispondere, spero ? di fare qualche progresso al più presto ?
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Adesso ho tra le zampe ? una Biostar P4M80-M4 VER: 7.0, una uATX chipset VIA e lo stesso S.B. della ASROCK (VIA VT8237R), ma socket 478, c’è soltanto un problema, mancano tre condensatori elettrolitici probabilmente rigonfi, e un condensatore SMD nel retro del S.B., teoricamente nulla di così complicato, almeno per me, ma la difficoltà diventa alta, perché il proprietario precedente, ha tentato senza riuscire di liberare i fori, ed è possibile che abbia danneggiato la parte in cui si attacca lo stagno, probabilmente usando attrezzatura non professionale, o persino una mini punta di trapano, forse ? però è possibile fare un lavoro per rimediare al possibile danno, dipende molto da cosa ? si riesce a fare, prima bisogna rimuovere tutti i residui di stagno dai fori, dopo si deve controllare che non abbia fatto corto tra i due PIN (+ e -), o che non abbia esagerato a far spazio ?, isolando i due PIN (o uno dei due). Per la posizione di quelli mancanti, e guardando il circuito, i tre che mancano sembrano tutti da 3300uF 6.3V, perché i due rimasti hanno quel valore, e sono collegati alla stessa pista, questo volendo può essere un grosso vantaggio, perché potrei collegarli diversamente se fosse necessario, il - per esempio con un filo ? a massa, e il + con un filo agli induttori. Naturalmente se riuscissi a collegarli come in origine, per me sarebbe meglio, per quanto riguarda il condensatore SMD mancante, ne dovrei trovare uno abbastanza simile a quello accanto, in una MB rottame.
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Finito di sistemare la scheda madre ASROCK 775V88+ REV. 1.01, con CPU Intel Pentium 4 3.00GHz/1M/800 SL7PU, BIOS AMI probabilmente Ver. P1.40-5A (o successiva), chipset VIA VT880 al N.B. e VIA VT8237R al S.B., anche se su alcune schede madri c’è al S.B. un VIA VT8237R Plus, qui c’è quello semplice (senza Plus), esattamente non so quale sia la differenza, ma per esperienze precedenti, so che può essere un problema quando si aggiorna il BIOS, penso che pur essendo la stessa scheda madre, con la stessa Rev, non si possa usare lo stesso BIOS con due S.B. diversi, tranne che le funzionalità aggiuntive del Plus, non vengano usate, e quindi sarebbe come avere lo stesso S.B.. Tornando alla scheda, ho sostituito i sei condensatori elettrolitici rigonfi, ricordo che sono da 3300uF 6.3V, quelli originali sono dei KZG, in sostituzione ho messo dei Nichicon HM(M), adesso la scheda sarebbe solo da provare, e dalle misurazioni fatte su quelli vecchi, penso che tornerà funzionante, speriamo ? bene ?. La prossima scheda che metterò tra le zampe ?, è l’ECS 775 (uguale al PC Linux E4700) in tutto molto simile a questa, ma con un probabile corto al connettore ausiliario ATX a quattro PIN (+12V), di solito un guasto in questa zona, non causa danno alla CPU e al resto del hardware, e se si riesce a localizzare, le probabilità di tornare a funzionare sono alte.
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La prima scheda madre che sistemerò nel 2025 sarà una 775, per la precisione una ASROCK 775V88+ REV. 1.01, con CPU Intel Pentium 4 3.00GHz/1M/800 SL7PU, il BIOS dovrebbe essere AMI, e la versione installata una P1.40-5A (o successiva), si tratta di una delle prime 775, il chipset VIA forse ? non sarà il massimo, ma nel complesso può essere un’ottima base di partenza, se si vuole più potenza, si può passare ad una CPU più veloce, i limiti ovviamente ? sono già visibili, la RAM è DDR 400 e il FSB 800, c’è l’AGP 8X per la scheda video, e l’audio 5.1CH è integrato, se serve altro si può aggiungere fino a cinque schede PCI, dato che il formato è ATX. Visibilmente, è in ottime condizioni, ci sono un paio di cose nel retro da guardare al microscopio ?, ma non mi sembra ci sia nulla di graffiato o mancante, l’unico problema sono i condensatori elettrolitici rigonfi, sono sei da 3300uF 6.3V, tutti attorno alla CPU, questi sono assolutamente da cambiare, ci sono altri quattro 1200uF 16V, che invece sembrano perfetti ?, e anche volendo non posso farci nulla, perché non ho condensatori di ricambio con la stessa capacità e voltaggio. Certamente, non mi manca ? una scheda madre del genere, ma vorrei sistemarla per farci qualche bench, in seguito se tutto va bene ?, potrei fare qualche upgrade, e magari ? chissà potrebbe essere una alternativa interessante ? a equivalenti AMD, non so se farci un PC per Windows 9X, o superiore, molto dipenderà da quello che vedrò dai bench, penso di confrontarlo con PC simili, immagino che i risultati siano nella media o sotto ?.
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Intanto visto che il 2024 finisce tra poco, volevo augurare a tutti un buon 2025, Auguri ? ? ?
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Cambio di programma, oggi sono arrivati dei condensatori elettrolitici di ricambio, il solito valore 3300uF 6.3V, quindi posso dedicare il mio tempo libero alla sostituzione dei condensatori, ne ho infatti diverse in attesa, vedrò in seguito di fare una scelta, cioè quale sistemare per prima, e quale fare dopo, questo può dipendere dalla complessità del lavoro, di solito preferisco occuparmi dei lavori più semplici, perché preferisco iniziare e finire nello stesso giorno, tempo permettendo. Sono dei Nichicon serie HM(M) 105 gradi C, se siano o meno originali o copie, non so distinguerli, comunque in ogni caso li userò, la maggior parte delle volte, la scheda madre torna funzionante, ed è questo quello che conta. Ho comprato un set di mini punte, per i casi molto difficili ? o disperati ?, normalmente non le userò, ma in qualche occasione, tipo fori dei condensatori leggermente o parzialmente occlusi, potrebbero velocizzare parecchio il lavoro, e facendo la necessaria attenzione , il risultato finale potrebbe essere ottimo ?
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Tra oggi e domani dovrei riuscire a fare la riparazione sulla Pegatron, il lavoro più complicato dovrebbe essere saldarlo, ma prima va cercato un SMD di ricambio, cosa ? che potrebbe essere non semplice, ma per le dimensioni che ha, uno simile credo di poterlo trovare, in schede rottame. Non so se iniziare a fare qualche test di avvio, subito dopo la riparazione, ho accumulato un po’ di schede in lista d’attesa, tra cui anche l’ultima arrivata, una ASUS M3A78, socket AM2 e supporto per CPU 140W !!! Chipset AMD770, e top ? CPU Phenom 64, sia FX che X4, ma credo che si possa andare oltre, forse addirittura al Phenom X6, probabilmente è uscito in seguito, non so forse ? questa scheda è AM2+, sicuramente non è AM3 perché ha RAM DDR2.
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Si mi piace ? molto che ci siano le DDR3, invece delle solite DDR2, così ho solo questa con CPU intel 775, chiaramente ho i PC i3 e i5 che usano DDR3, mentre per il lato AMD, avrei quella piccola scheda DA061L-3D, con socket AM2 e RAM DDR3, in realtà ho scoperto successivamente (praticamente adesso), che il socket non è AM2 ma bensì AM2+, tranne che le MB AM3 abbiano scritto sul socket AM2(?), ma quest’ultima ipotesi non mi pare realistica. Tornando alla Pegatron, mi piace ? e non dovrebbe essere difficile ? da sistemare, il condensatore SMD mancante, non è difficile da trovare, se sia uguale quello mancante è un altro discorso ?, cioè non saprei il valore in uF, ma non credo sia fondamentale, poi del resto mancando è impossibile sapere il valore esatto, quindi mi limito a risaldare un SMD, che sia il più possibile simile a quelli presenti in zona, e dovrebbe essere sufficiente questo, per ripristinare la scheda. Ovvio che bisogna controllare le linee, e sperare che sia tutto ok, quando si fa la prova di avvio. Grazie Molto interessante ? il link del video, ho visto in quel canale, parecchie schede madri, alcune penso di averle uguali, ma a memoria non ricordo quante, penso una o due.
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Oggi non ho avuto tempo sufficiente per riparare qualche scheda madre, quel poco tempo libero, l’ho dedicato al PC Office, ho installato i due piedini anteriori, mentre i posteriori li avevo messi da tempo. Il problema fondamentale è che non sono facilmente raggiungibili, sono in una posizione in cui non si può arrivare, né rimuovendo il frontale, né rimuovendo la colonna dei drive, che in questo case ?, è fissata con dei rivetti, insomma lo spazio ? è veramente ? angusto, non ci arrivi con le mani, ma con alcuni trucchetti, sono riuscito a posizionare il dado ? e la rondella, e dopo avvitarci il piedino, questo ovviamente ? l’ho fatto due volte, adesso ho i quattro piedini nuovi, volendo sarebbero anche facilmente rimuovibili, ma non credo ci sarà bisogno, anche tra parecchi anni. Ho poi notato un problema al connettore 34 PIN (floppy), un PIN è storto e sembra toccare quello vicino, l’ho sistemato, e forse ? causava un problema all’avvio, in breve quando accendo il PC si spegne e poi riparte da solo, spero?che adesso invece si avvii senza spegnersi e riaccendersi, verificherò se sarà così, in caso di successo lo farò notare.
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Oggi volevo provare la Pegatron, ed ho iniziato a radunare l’occorrente per l’avvio, ma da una attenta osservazione del retro, ho visto ? che manca un SMD, probabilmente immagino sia un condensatore, di dimensioni penso sia uguale a quello in verticale (stessa linea), cioè una dimensione media, lo capisco dalla distanza delle piste, non credo possa essere altro, e una certa simmetria me lo conferma, purtroppo ? non ho altre schede madri uguali. Ma ho altre schede madri con lo stesso problema (SMD mancanti), in un lotto schede relativamente recenti, alcune con socket successivi al 775, altre AM2. In particolare ho tra le zampe ? altre due MB che vorrei far tornare funzionanti, una ASUS M2N-VM/S REV: 2.01G, formato uATX, e un’altra scheda molto compatta, di un PC di marchio Acer, siglata sul PCB DA061L-3D, che corrisponde alla versione un po’ più compatta della Boxer61 (visibile sul retro web). Sulla Acer sembra che ci sia un graffio al PCB, oltre ad uno o due minuscoli SMD mancanti, non saprei ? date le dimensioni minuscole, se trovando i ricambi, sarebbe possibile risaldarli, certamente chi ha a disposizione un microscopio ?, sarebbe notevolmente agevolato a fare questo lavoro.
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Negli ultimi giorni il mio tempo libero, l'ho dedicato alla riparazione di altro hw, ma ho una scheda madre da provare in cima alla lista, è una Pegatron IPMEL-AE REV: 1.02, è usato sui PC HP, nel tempo ho avuto diverse schede madri di PC HP, ma i PC completi sono solo uno o due, tuttavia per me è meglio avere solo le MB, perché occupano meno spazio ?, tornando a Pegatron, è un marchio utilizzato anche da altri produttori di PC, onestamente non so nulla di Pegatron, se sia di qualità o no, immagino che lo sia se viene utilizzato da HP, la cosa ? per me interessante ?, è la combinazione tra 775 CPU e RAM DDR3, di solito i 775 MB hanno RAM DDR2, ma alcune schede avevano solo DDR3, purtroppo ? ho solo schede madri DDR2 (tranne questa Pegatron ?). Come CPU andrei direttamente al Core2 Quad, anche se c'è la possibilità di utilizzare CPU single core o dual core, di solito non uso Celeron, e forse ? non ho Celeron 775, ma dovendo provare la scheda, userei una CPU che avevo in un altro PC, almeno sarei sicuro che funzioni, prima devo guardare bene i pin di contatto e controllare che siano tutti ben allineati, in modo da garantire un contatto ottimale.
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Ecco più che altro credo sia un problema di espansibilità, il formato ATX, nasce già abbastanza grande, forse ? per evitare case ? troppo affollati, e infatti i primi S.7 ATX erano almeno visivamente abbastanza liberi, anche visivamente il PCB aveva delle zone non usate per le tracce, ma il passaggio a questo (ai tempi) nuovo formato, ha perso ? uno slot di espansione, infatti sono 7 per gli ATX e 8 per gli AT/XT, non conosco il perché di questa rinuncia, forse ? pensavano che nessuno avrebbe usato più di sei schede, perché ormai ? si era presa la strada dell’integrazione (audio, video, LAN, ecc…), comunque per essere sicuri, bisognerebbe fare un confronto diretto tra la scheda in formato ATX e uATX, magari stesso marchio e modello (ovviamente cambia solo il formato), teoricamente dovrebbero risultare più o meno uguali, ma non avendo mai fatto nulla del genere, ci potrebbero essere delle sorprese ? chissà (?). Attendo con interesse il tuo confronto, attualmente non ho PC portatili funzionanti, ne avevo due uguali, e tutti e due si sono guastati con lo stesso problema, ma non ho il tempo necessario per aprirli, e vedere che problema hanno, ma in futuro potrei farlo, oltretutto ho un terzo PC portatile, che si accende e poi si spegne, questo dovrebbe essere migliore dei due, e magari ? inizio da quest’ultimo, ho già una qualche idea ? su cosa ci sia da fare. Si è proprio così, non solo doveva arrivare il P4 4 GHz, ma ne dovevano arrivare altri più veloci, ma furono cancellati tutti, il motivo più probabile è che come hai suggerito erano CPU da oltre 100W, e sebbene AMD arrivò a produrre CPU da 125W (forse anche qualcosa in più), da parte sua Intel non fece altrettanto, preferirono annullare i P4 da oltre 4 GHz, e in pratica è finita l’era dei MHz/GHz come indice di velocità, da quel momento un 2 GHz con più core, poteva essere più prestazionale di un 3 GHz a core singolo.
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Ho appena ? finito di sostituire i condensatori elettrolitici rigonfi di un alimentatore ATX, un Delta Electronics Modello GPS-300AB, potenza Peak 300W e rated 250W. Sarebbe il solito ATX per PC non molto datati, infatti ha una presa 24 PIN e molex SATA, quindi diciamo che se non si ha un PC troppo potente, un alimentatore come questo non dovrebbe avere alcun problema, ma è comunque utilissimo, se ne dovesse servire uno per provare le MB, salvo casi particolari, puoi usarlo sulla stragrande maggioranza di MB, l’unica cosa ? che manca è il -5V, in ogni caso penso sia meglio questo che un qualsiasi altro alimentatore con marchio strano e potenza superiore (stando a quello che è scritto nell’ etichetta ?). Ho dovuto sostituire tre condensatori elettrolitici rigonfi, erano sul secondario, avevano ESR alto, e due erano in perdita, l’altro invece aveva una capacità ridotta da 2200uF a meno di 400uF. Non ho ancora ️ fatto la prova di avvio, ma solitamente la sostituzione dei condensatori rigonfi, fa tornare funzionante l’alimentatore, almeno nella stra maggioranza delle volte è così.
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Se avete da qualche parte un 386, che non vi permetteva di fare molto, cosa ? che invece per un 486 era possibile, ebbene molti di quei 386, potevano essere ai tempi aggiornati, con un apposito kit di aggiornamento per la CPU, roba tipo evergreen Kingston ecc…, molti li ricordano perché erano disponibili per aggiornare il 486 o i successivi Pentium, ma ho scoperto che c’era una offerta abbastanza nutrita per i PC 386, se ne parla in dettaglio qui: https://www.ardent-tool.com/CPU/386_upgrade.html Spero ? che vi piaccia, purtroppo ? oggi è molto difficile trovarne uno, a parte il discorso ? prezzo, c’è la rarità di alcuni modelli, ad essere il principale ostacolo insormontabile (!!!?)
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Intanto che ho del tempo libero, ne approfitto per fare una riparazione, ho tra le zampe ? varie schede madri per CPU AMD, tra queste c’è una Gigabyte GA-K8NF9 Ultra, che ha quattro condensatori elettrolitici rigonfi, non sono i soliti 3300uF 6.3V, ma quelli più piccoli da 1500uF 6.3V, di questi avendo già i ricambi, procedo alla rimozione, ma prima tolgo l’aggancio per il dissipatore della CPU, usa ?? un sistema molto simile a quello dei 478, qui ci sono solo due fermi da sollevare (anziché quattro), poi con le pinze sul retro si deve stringere e premere. Dopo la rimozione approfitto per dare una pulita, una spazzolata veloce, e poi procedo con la rimozione dei condensatori elettrolitici rigonfi. Toglierli non è tutto sommato difficile ?, ma per fortuna ? sono abbastanza liberi, e non è necessario rimuovere altro. Inizio a liberare i fori, un paio erano un po’ troppo vicini ad un altro condensatore, ma insistendo sono riuscito a liberarli, altrimenti avrei dovuto togliere un altro condensatore, così dopo una pulizia ulteriore, inizio a saldare i quattro condensatori elettrolitici di ricambio. Finito il lavoro di saldatura, la scheda sarebbe pronta per essere provata, ma prima voglio vedere bene ? un paio di saldature, che sembrano leggermente scarse di stagno, ma per vedere meglio penso sia necessario l’uso del microscopio ?.